Il portastendardo, genericamente, è un supporto in metallo per sostenere il gonfalone delle istituzioni in occasioni ufficiali, ma non sempre rispecchia l’aspetto del normale portabandiera. Nel nostro caso, infatti, il portastendardo sarà in cuoio e avrà la forma di un tubo.
Esaminiamo le varie fasi di costruzione dell’oggetto
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Prima fase: preparazione e studio
L’artigiano, per conferire rigidità e forma all’oggetto, si è servito di un’anima in plastica; nello specifico, ha adottato come base un tubo in PVC dotato delle stesse dimensioni del futuro portastendardo in cuoio.
Per ricoprire il tubo in PVC, ha utilizzato spalle al vegetale con uno spessore di 2,2 mm circa, naturali e volonate. Il foglio di cuoio, con forma rettangolare, è stato tagliato da entrambi i lati di un centimetro in meno rispetto al diametro del solido per permettere al cuoio di aderire perfettamente alla base in plastica.
Sul foglio di cuoio naturale, sono cucite a macchina due strisce di cuoio color cognac: una nell’estremità inferiore e l’altra nella parte superiore del foglio. Le due strisce di cuoio sono spalle volonate sempre con spessore di 2,2 mm circa. La funzione di queste due strisce è duplice: da un lato supporta gli accessori, che verranno applicati e dall’altro crea un gioco di colori, che arricchisce esteticamente l’oggetto.
Seconda fase: montaggio degli accessori
Questa fase è quella dedicata agli accessori e alle rifiniture finali.
Quest’operazione, ovviamente, deve essere fatta prima della cucitura finale del cuoio altrimenti una volta cucito e fissato non permette nuovi montaggi. Per fissare le parti mobili come il coperchio e la tracolla, bisognerà montare tutti gli accessori.
Nel nostro caso, gli accessori utilizzati sono:
- 2 fibbiette color oro, che sostengono le cinghiette di cuoio e che permettono di aprire e chiudere il coperchio;
- 2 mezzelune color oro, fissate al cuoio con rivetti dello stesso colore;
- 2 moschettoni color oro vecchio, che si agganciano alle mezzelune per montare la tracolla;
- rivetti e ribattini utilizzati sia per fissare le mezzelune al cuoio e sia come accessori decorativi.
Terza fase: cucitura
Lungo i due bordi del foglio di cuoio con la fustellatrice a mano vengono praticati i fori, equidistanti tra loro, dove far passare il filo della cucitura. La distanza tra un foro e l’altro è di 2 cm, mentre il perimetro lungo il quale sono praticate le fessure ha un’altezza di 1 cm da entrambi i lati.
Si adotta questa tecnica per permettere al foglio di cuoio di stendersi completamente quando verrà cucito intorno al tubo, evitando pieghe e grinze. In questo modo, apparirà un tutt’uno con il solido ed esteticamente l’oggetto risulterà omogeneo e compatto. Inoltre, quando le due estremità del foglio combaceranno, si avrà una cucitura perfettamente simmetrica poiché la distanza tra i fori è uguale.
Nella parte opposta alla cucitura, la striscia centrale del foglio in cuoio larga circa 10 cm verrà incollata al tubo in modo da dare maggiore stabilità, ma soprattutto permetterà che la cucitura a mano venga uniforme e dritta.
La cucitura è a mano con spago cerato ad alta tenacità con spessore 1 mm, sulla scia del gioco di colori creato in precedenza alternando due toni di cuoio, è stato utilizzato un filo di colore naturale sulle parti di colore cognac e uno di colore marrone sulle parti di cuoio naturale.
Quarta fase: il coperchio e la tracolla
Il portastendardo è corredato anche di parti mobili, come il coperchio e, di parti sganciabili come la tracolla. Entrambe sono state realizzate a parte e montate nella fase finale. Il coperchio è la parte finale dell’opera, mentre la tracolla è un ulteriore accessorio che arricchisce il portastendardo.
Per la costruzione del coperchio, l’artigiano aiutandosi con il compasso a guida, ha ricavato un cerchio di cuoio color naturale, con lo stesso diametro del tubo; con la fustellatrice sono stati eseguiti i fori lungo la circonferenza del cerchio in cuoio. Per dargli spessore e per permettergli di aderire perfettamente al tubo in cuoio, il cerchio di cuoio sarà cucito con filo cerato color marrone ad una striscia in cuoio color cognac.
Il coperchio si apre e si chiude, grazie alle cinghiette in cuoio montate con la fibbia; anche qui si è voluto dare un tocco di vivacità e movimento: i rivetti color oro vecchio, applicati lungo il bordo del coperchio, arricchiscono l’opera e richiamano tutti gli altri accessori applicati nell’intero oggetto.
La tracolla, color cognac, corredata di due moschettoni alle estremità è sganciabile e regolabile.
Nato come portastendardo, quest’oggetto in cuoio può essere anche destinato a molti altri usi come ad esempio un portadisegni o portaoggetti di vario genere. La sua costituzione permette di adibirlo a vari usi sia per il trasporto che per la conservazione di altri oggetti.